Le bufale online sul Coronavirus, secondo l'OMS, hanno portato molta confusione tra la gente. I grandi gruppi societari del web dovrebbero contrastare questo pericoloso fenomeno.
Così, Amazon ha rimosso oltre un milione di prodotti che promettevano di curare o di prevenire l'infezione del COVID-19. Inoltre, l'azienda statunitense di commercio elettronico, fondata da Jeff Bezos, ha dichiarato di aver bloccato diverse vendite di prodotti sanitari particolarmente costosi, il cui prezzo è stato elevato da venditori senza scrupoli, che hanno speculato sull'epidemia in corso.
Tra gli articoli incriminati troviamo maschere, salviette disinfettanti, libri che trattano argomenti come le infezioni virali; prodotti che garantivano un potenziamento della vitamina C, cure miracolose senza alcun riscontro scientifico.
Purtroppo sono presenti ancora numerosi articoli, su Amazon, il cui prezzo appare troppo elevato per il tipo di prodotto venduto. Ci sono chiari esempi di quanto palese sia il divario tra alcuni e altri prodotti, secondo un'indagine della BBC: in Inghilterra, ad esempio, troviamo confezioni da 50 mascherine vendute a 170 sterline da un venditore e a 36 sterline da un altro, quando a gennaio, il medesimo articolo veniva circa 10 sterline. Il gel disinfettante, che a gennaio costava 10-15 sterline, ha visto crescere il proprio prezzo fino a 50 sterline, per poi stabilizzarsi sulle 30 sterline, importo ancora decisamente alto.
Il problema, poi, non è solo il costo elevato ingiustificato, ma la presenza di alcuni prodotti non utili se non nocivi per la salute delle persone; venduti con l'inganno, attraverso titoli fuorvianti e descrizioni false..
Amazon continuerà a tenere d'occhio la situazione delle vendite online ospitate sul famoso portale web. L'augurio è che tutte le più importanti aziende che operano in internet contrastino il fenomeno.
Prima di acquistare un prodotto online che promette cure di diverso tipo, informatevi bene chiedendo consigli ai medici e cercando informazioni sui siti internet ufficiali, come ad esempio l'OMS, il Ministero della Salute.
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