In pratica il Piemonte ha deciso di vietare la caccia verso due specie di animali che vivono sulle nostre Alpi.
Si tratta della pernice bianca (Lagopus muta su Wikipedia) e della lepre variabile (Lepus timidus su Wikipedia).
L'assessore Ferrero ha spiegato le motivazioni che hanno portato a questo divieto.
Le due specie rischiano l'estinzione, in quanto il loro numero, sul nostro territorio, sta via via diminuendo. Prima che scompaiano del tutto è giusto che la politica si muova per tutelarle, nell'unico modo possibile, ossia con leggi e sanzioni verso i trasgressori.
In questo modo diminuiscono le specie "cacciabili" in Piemonte.
Secondo l'assessore vengono praticamente dimezzate. Il prossimo passo sarà poi la stesura e l'approvazione della legge regionale sulla caccia, dalla quale sarà possibile conoscere quali esemplari potranno essere cacciati e quali no, in un quadro generale maggiormente comprensibile.
Tra le altre regole contenute nei provvedimenti, segnaliamo anche la "richiesta" (quindi non sembrerebbe essere un obbligo) di utilizzare un abbigliamento particolare per i cacciatori, ossia maggiormente visibile e riconoscibile da lontano, per evitare mortali incidenti. Un altro divieto riguarda l'uso di richiami vivi, ovvero volatili ingabbiati, fatti cinguettare per avvicinare altri esemplari.
16 / 09 / 2014
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