«Spero vivamente che il Consiglio Regionale approvi una legge che consenta di non effettuare i referendum. In un momento come questo spendere circa 20 milioni di euro a causa dell’assurda fine giudiziaria di una vicenda nata il lontano 13 aprile del 1987, non ha alcun senso. I soldi risparmiati potrebbero essere destinati alle politiche socioassistenziali e alle politiche del lavoro».
(Fonte Regione Piemonte)
Commenti dei Lettori
Pietro
Sono veramente indignato. Cota si definisce un buon amministratore. Ma quale buon amministratore spende 20 milioni di euro pur di non riscrivere poche regole sulla caccia? Specie in un momento cosi difficile per il Piemonte e per il paese, non bisogna far prevalere gli interessi di caste, quella dei cacciatori nella fattispecie, a danno degli interessi generali della collettività. Semmai non volesse riscrivere queste regole, almeno faccia coincidere le date delle amministrative con quelle della consultazione. O è troppo per la casta dei cacciatori? Vergogna!
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